Uno degli argomenti emersi con maggiore prepotenza in questo periodo COVID-19 è senza dubbio la scarsa digitalizzazione della maggior parte delle imprese italiane. In base agli ultimi dati europei (DESI 2019), l'Indice di digitalizzazione dell'economia e della società confina l'Italia tra le ultime posizioni, in leggero vantaggio rispetto a paesi ancora in via di sviluppo. L'indice denominato Integrazione delle tecnologie digitali, ben al di sotto della media europea, è una delle voci con il punteggio più basso.
Di necessità virtù
La situazione non certo felice nata dal virus più famoso al mondo può aiutarci ad analizzare un'evoluzione sempre più repentina sul mercato. Mentre prima la digitalizzazione era considerata dai più come un lento processo per migliorare l'efficacia e l'efficienza aziendale, oggi ci si sta rendendo conto che è in realtà un percorso necessario e un traguardo da raggiungere nel più breve tempo possibile.
Perché?
Se l'azienda non è digitale, è prima o poi destinata a perdere competitività e, di conseguenza, clienti. Immaginiamo come possa resistere oggi un'azienda che non ha gli strumenti per emettere fattura elettronica, o che non si relaziona con i propri clienti attraverso i canali digitali. Che futuro può avere un'azienda che, se cercata su Google, non viene trovata?
Per questo la digitalizzazione è parte necessaria del futuro di ogni azienda.
L'azienda che sopravvive è quella dinamica e resiliente.
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